“Il teatro alla gente! Il teatro alle
donne!!!” è proprio quello che è accaduto venerdì 8 marzo agli Scalpellini con
l’avvio della rassegna Vado a Teatro!
Il Teatro delle Selve ha accolto il pubblico
per la prima della stagione con BUON VINO, FAVOLA LUNGA che non ha deluso, ma
esaltato gli accorsi che hanno risposto con entusiasmo alla vivacità dello
spettacolo. Storie, miti e tradizione nelle parole di Pinuccia e Maria, le due
donne del popolo che hanno dato filo da torcere a un attore petulante che sin
dall’inizio ha cercato di imporsi artificiosamente sull’uditorio; egli,
evocando i grandi attori del passato, ha contrastato la naturalezza delle due
donne che hanno trasposto in palcoscenico la loro stessa vita. Dalla platea
alla scena, lo spettacolo ha sforato quella che è chiamata la quarta parete,
offrendo al pubblico la possibilità di sentirsi rappresentato. Pinuccia e Maria
non salgono sul palco per parlare semplicemente di sé, ma per dare
autorevolezza ai racconti e alle vicende popolari lontani dalla ribalta. La
strana coppia ha colpito nel segno: una, perspicace e popolana, l’altra ansiosa
e tradizionalista riescono insieme a raggirare l’attore narrando storie di quel
“particolare” indegno, secondo lui, di essere legittimato tra le pareti della
scena.
Un gioco di scambi di battute dal colto all’irriverente
che sfociano nel momento più alto della rappresentazione: lo sberleffo della
morte, presente implicitamente nelle ansie di Maria, sconfitta dall’astuzia
della zia Berta e dal potere vivificatore del vino!
In Buon Vino, Favola Lunga il teatro parla di
se stesso e contemporaneamente parla di qualcosa. Intorno a un bicchiere di
vino nascono storie, aneddoti, scherzi ed equivoci ai quali è impossibile
sottrarsi. Un brindisi finale al teatro, “elisir di lunga vita, come l’amore”.
La serata è continuata con la convivialità
ispirata dallo spettacolo con un buon bicchiere di vino e una mimosa alle donne
in sala!
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