lunedì 27 gennaio 2014

RACCONTI E CANTI PER NON DIMENTICARE.

"Siamo madri, siamo figli, tutti nati in libertà, ma saremo i responsabili se uno solo pagherà". Così cantava Herbert Pagani nella canzone Il Capretto, un inno alle vittime innocenti dei conflitti bellici, in cui i cuccioli di animali mandati al macello sono paragonati ai bambini che vengono ingiustamente confinati nei lager. E così ad alta voce ha cantato il pubblico degli Scalpellini in occasione del settantesimo anniversario da quel 27 gennaio in cui Auschwitz fu liberato. Il programma del teatro san mauriziese percorre i binari della storia affrontando un tema serio e impegnativo, visto però dagli occhi curiosi e creativi dei bambini. A Cavallo di uno scherzo è lo spettacolo che Progetto Zattera ha presentato sabato 25 gennaio alle 21. La stagione VADO A TEATRO! segue dunque il calendario e, in occasione del Giorno della Memoria, ha proposto una serata teatrale a metà tra la storia contemporanea e la fiaba didattica. La storia ebraica europea è stata messa in scena attraverso alcuni documenti dei bambini della Shoah. Attraverso fumetti, diari e canti lasciati dai piccoli testimoni si è ricostruito un pezzo di storia. Il pubblico è entrato metaforicamente nel ghetto di Ferrara e in quello di Varsavia, nella vita degli ebrei e delle loro sfide quotidiane, animate dai canti e dalle voci di tanti, fino alle sfide più difficili contro la barbarie nazista. 

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