Sabato 10 marzo, h 21
Gonzago’s rose
Ideazione e interpretazione: Federica Tardito e Aldo Rendina
Teatro-danza
ideato e interpretato da Federica Tardito e Aldo Rendina
musiche di Kocani Orkestra‚ Sergej Prokofiev‚ Ibrahim Ferrer‚ Gino D’Auri‚ Lola Beltran
progetto luci Sandro Carnino
grazie all’occhio complice e amico di Giorgio Rossi
e alla presenza di Doriana Crema
produzione compagnia tardito/rendina
con il sostegno dell’Associazione Sosta Palmizi/MiBAC
Un uomo sicuro‚ duro come la sua sedia‚ hombre pasionado che confonde l’Amor con la violensa‚ una donna offesa‚ prostrata‚ bagnata insieme alle sue rose‚ mujer desiderosa che subisce la violensa per un toco de Amor‚ vivono insieme da "100 anni" allevando rose. Incalzati da incubi travestiti da sogni e poesie annacquate‚ condividono una sola realtà: ballare i vecchi ricordi in abiti stanchi.
Una danza ironica e la tempo stesso passionale che lascia spazio al grande sentimento dell’amore e al sogno di ognuno di noi: quello di innamorarsi ascoltando vecchie canzoni e porgendo un fiore all’amata, magari una rosa rossa.
La Gazzetta di Parma
Tra vasche galleggianti, rose usate senza esclusione di spine, abiti stanchi e gag esilaranti, si dipana la storia di Gonzago e Rosalia, che colpisce lo spettaore per la sua forte carica ironica, sviluppando al contempo un crescendo drammatico di grande effetto.
Il Corriere dell’Umbria
Ironia, sensualità giocosa, tenerezza tragicomica, unite ad una tecnica impeccabile, condiscono uno spettacolo che vuole sondare le relazioni tra uomo e donna, e l’incomunicabilità di coppia, attraverso una strategia infallibile e originale: far sorridere mentre si riflette, puntare l’attenzione su un problema reale camuffandolo quasi fosse un gioco di poca importanza.
La Nazione
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